IL BACIO DELLA MORTE (KISS OF DEATH) |
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di Barbet Schroeder, con David Caruso, Nicolas Cage, Samuel L. Jackson
(Stati Uniti, 1995)
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Francese ormai felicemente trapiantato negli USA, Barbet Schroeder è un regista che ama le sensazioni forti: che possono essere rappresentate da personaggi, come in GENERALE IDI AMIN DADA, KOKO, IL GORILLA CHE PARLA, o IL MISTERO VON BULOW. Da argomenti, come la droga di MORE, il gioco di LES TRICHEURS, l'alcool di BARFLY. Oppure da sentimenti: il masochismo di L'AMANTE, il mimetismo nel gemello di SIMPLE WITH FEMALE. Qui, Schroeder si dedica al remake di uno dei migliori film di Henry Hathaway (girato nel 1947, celebre per l'interpretazione di Richard Widmark e Victor Mature) per conservarne esclusivamente lo scheletro: un piccolo malfattore, desideroso soltanto di vivere in pace, è rimesso in libertà, ma a condizione che si trasformi in informatore, infiltrandosi nella malavita nuovayorchese. Dopo innumerevoli (e melodrammaticamente eccessive) peripezie, il poveraccio riuscirà a rovesciare la situazione: ed a prendersi finalmente gioco (più che del gangster asmatico, interpreto da un bodybuildato Nicholas Cage) del perverso procuratore pubblico. Sul filo della fotografia densa di Luciano Tovoli, il mestiere di questo cineasta curioso ed esperto risalta ottimamente: ma è uno dei punti solitamente forti del cineasta a tradirlo, una sceneggiatura a tratti quasi lacrimosa, che non sa decidersi fra il grottesco ed il drammatico. Con l'aggravante della scelta di un protagonista antipatico (David Caruso) al quale è impossibile accordare quel sentimento indispensabile in questi casi, l'identificazione.
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Il film in Internet (Google)
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Per informazioni o commenti:
info@films*TOGLIEREQUESTO*elezione.ch
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capolavoro
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